Le origini naturali del paesaggio costruito italiano

Che cosa a suo avviso lega così profondamente il laterizio all’architettura e al paesaggio italiani?

Ho sempre trovato un fascino particolare nel pensare che un tempo, specialmente nei contesti rurali, i mattoni necessari alla costruzione delle cascine o delle abitazioni fossero fabbricati in loco, a poca distanza da dove si voleva costruire. Tale circostanza ha creato in certi contesti un legame unico tra il costruito e la natura, tra l’architettura e il paesaggio, dove la prima informa il secondo, divenendone pienamente parte quale carattere peculiare. Il laterizio è pertanto un materiale “naturale”, che si integra per sua stessa vocazione in maniera assolutamente congrua nel paesaggio, senza necessità di elementi di mediazione, quali ad esempio la tinteggiatura o altri apparati di mitigazione. Il denominatore comune che può virtuosamente unire il laterizio all’architettura e al paesaggio italiani può essere individuato nell’elemento “qualità”. Le architetture in laterizio, siano esse storiche piuttosto che contemporanee, urbane o rurali, sono sempre individuabili quali realizzazioni di qualità alta, che si inseriscono in maniera consona e armoniosa nei variegati ed eccelsi paesaggi del nostro bel Paese

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